Standard
Standard-FCI N° 292
DOGO ARGENTINO
TRADUZIONE: Erica Barnini – Massimo Inzoli
ORIGINE: Rep. Argentina
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE:
10.11.2011.
UTILIZZO: Cane da caccia grossa
CLASSIFICAZIONE FCI: Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer,
Molossoidi, Cani da
Montagna e Bovari Svizzeri.
Sezione 2.1 Molossoidi, tipo Dogo.
Senza prova di lavoro.
BREVE RIASSUNTO STORICO: Il Dogo Argentino è originario della Provincia di Cordoba, regione mediterranea della Repubblica Argentina. Il suo creatore fu il Dr. Antonio Nores Martínez, nato a Cordoba nel 1907 e morto nel 1956, eminente ed attivo chirurgo. Il suo lavoro partì dall’incrocio metodico del “Viejo Perro de Pelea Cordobés”, esemplare di grande potenza e forza, prodotto dall’incrocio, che allora si
faceva, tra esemplari di Bulldog e Bull-Terrier. Scelse per l’allevamento, esemplari totalmente bianchi, senza prognatismo, con testa pesante e dal muso lungo. Dopo un’intensa e minuziosa selezione e studio delle caratteristiche, in varie generazioni, raggiunse il suo obiettivo, formando varie famiglie, partendo sempre dal quel “Viejo Perro de Pelea Cordobés”, incrociato al principio, con Bulldog Inglese, Alano, Mastino
dei Pirenei, Bull-Terrier, Boxer, Pointer, Dogue de Bordeaux e Irish Wolfhound.
Nell’anno 1947 la razza era già creata e stabilizzata geneticamente e fenotipicamente; per questo motivo lo stesso anno venne presentato nel “Club dei Cacciatori” della città di Buenos Aires lo standard di razza.
La forza del Dogo Argentino, tenacia, olfatto e coraggio lo rendono ineguagliabile tra i cani da muta per la caccia ai cinghiali, pecari, puma ed altre specie predatorie dell’agricoltura e d’allevamento, che abitano le vaste ed eterogenee regioni del territorio Argentino.
Questa è l’attività tradizionale per cui Antonio Nores diede vita a questa razza.
Nell’anno 1964, il Dogo Argentino, è riconosciuto come razza dalla Federazione Cinofila Argentina e dalla Società Rurale Argentina, le quali aprono il “Registro Genealogico”, iniziando così la sua iscrizione.
Recentemente, nell’anno 1973, viene accettata dalla FCI. Tutto questo grazie alla veemente passione e all’ineguagliabile lavoro e sforzo del Dr. Austín Nores Martínez, fratello del creatore della razza, che ottiene questo riconoscimento non solo per la sua azione individuale, ma soprattutto, per l’azione della Federacion Cinològica Argentina e del Club del Dogo Argentino “Dr. Antonio Nores Martínez”.
ASPETTO GENERALE DEL DOGO ARGENTINO: Il Dogo Argentino è un cane atletico, mesomorfo, normotipo, dalle proporzioni armoniche. Ha una muscolatura potente, è agile, il suo aspetto esteriore dà la sensazione di potenza, energia e forza, in contrasto con la sua espressione amichevole e mansueta. Interamente bianco, può avere una sola macchia scura sul cranio.
PROPORZIONI IMPORTANTI:
Il Dogo Argentino è Mesocefalo, il muso deve avere la stessa lunghezza del cranio.
L’altezza al garrese deve essere leggermente superiore all’altezza alla groppa.
L’altezza al torace deve rappresentare il cinquanta per cento, come minimo, dell’altezza al garrese. La lunghezza del corpo deve superare fino ad un dieci per cento (non di più) l’altezza al garrese.
TEMPERAMENTO/COMPORTAMENTO: Il Dogo Argentino deve essere silenzioso, nessun latrato sulla traccia, dal buon olfatto, scattante, agile, forte, rustico e soprattutto coraggioso.
Non deve mai essere aggressivo con gli esseri umani, caratteristica che sarà valutata severamente. Deve interagire con il suo proprietario senza condizionamenti o riserve.
TESTA:
Di tipo mesocefalo, dall’aspetto forte e potente.
I suoi assi cranio facciali sono convergenti.
REGIONE CRANICA:
Cranio: Massiccio, convesso sia in senso longitudinale, che trasversale, per via dei rilievi formati dai muscoli masticatori e della nuca.
Occipite: Non si nota il suo rilievo, perché i potenti muscoli della nuca lo nascondono del tutto.
Stop: Definito, non deve essere profondo, né formare angoli retti.
REGIONE FACCIALE:
Della stessa lunghezza della regione cranica, vale a dire che la linea che unisce le due apofisi orbitali dell’osso frontale è alla stessa distanza dall’occipite e dal bordo alveolare del mascellare superiore.
Tartufo: Fortemente pigmentato di nero, narici ben ampie.
Muso: Della stessa lunghezza del cranio, con la linea superiore concava.
Labbra: Aderenti, con bordi liberi, pigmentate di nero, mai pendule.
Mandibole/Denti: Sono formati da mascelle correttamente impiantate , ben sviluppate e forti, senza prognatismo od enognatismo, con denti sani, grandi e ben radicati. Si raccomanda una dentatura completa. La chiusura è a forbice, accentandosi la tenaglia.
Guance: Ampie, marcate, coperte da una pelle forte, senza pieghe. Masseteri ben sviluppati.
Occhi: Di media grandezza, a mandorla, scuri o color nocciola, con palpebre preferibilmente pigmentate di nero. La loro posizione è sub-frontale, ben separati, sguardo vivo ed intelligente ma, allo stesso tempo, con una marcata durezza.
Orecchie: Inserite lateralmente e alte, con una buona separazione tra le stesse, data dalla ampiezza del cranio. Funzionalmente, devono presentarsi amputate ed erette, di forma triangolare e di una lunghezza che non superi il 50% del bordo anteriore del padiglione auricolare dell’orecchio naturale.
Integre sono di media lunghezza, ampie, grosse ed arrotondate all’apice. Il pelo è uniforme, più corto che nel resto del corpo e ci possono essere piccole macchie, che non sono motivo di penalizzazione. Portate naturalmente pendenti, coprono la regione posteriore delle guance. In attenzione possono essere semierette.
COLLO: Grosso, arcuato, la pelle della gola è molto spessa, forma delle rughe con morbide pieghe, senza formare giogaia. L’elasticità della pelle del collo si deve al tessuto cellulare molto lasso.
CORPO: Rettangolare. La lunghezza del corpo (misurato dalla punta della spalla alla punta dell’ischio) può superare solo fino al dieci per cento la sua altezza al garrese, non di più.
Linea superiore: Più alta al garrese e inclinata fino alla groppa con una leggera pendenza. I soggetti adulti presentano un canale lungo la colonna vertebrale , grazie al rilievo dei muscoli ileo-spinali. Vista di lato non deve presentare cedimenti.
Garrese: Forte, ben sviluppato e alto.
Dorso: Molto forte e dai grandi rilievi muscolari.
Lombo: Corto, largo, dalla grande muscolatura.
Groppa: Larga e forte. Di media inclinazione.
Petto: Ampio e profondo. Visto di fronte e di profilo, la linea sternale deve scendere fin sotto la linea dei gomiti, dando in questo modo la massima capacità respiratoria.
Torace largo con costole moderatamente arcuate.
Linea inferiore e ventre: Risale leggermente dalla linea inferiore del torace, mai levrettato, forte e con una buona tensione muscolare.
CODA: Lunga, senza andare oltre i garretti, grossa, dalla media inserzione. A riposo la possiamo vedere portata naturalmente in posizione abbassata; in attenzione o in movimento, alzata ad arco, con una ampia curvatura che arriva fino alla punta.
ESTREMITA’
ARTI ANTERIORI:
Aspetto generale: Dritti, in appiombo, con dita corte e ben unite.
Spalle: Scapole oblique, con grandi rilievi muscolari, senza esagerazioni.
Braccia: Omero dalla stessa lunghezza della scapola, con una buona inclinazione.
Gomiti: Robusti, coperti da una pelle più spessa ed elastica, senza pieghe né rughe.
Posizionati naturalmente contro il costato.
Avambraccio: Della stessa lunghezza delle braccia e perpendicolari al suolo, dall’ossatura robusta e diritti, con un buono sviluppo muscolare.
Articolazioni Del Carpo: Ampie e sulla stessa linea dell’ avambraccio, libere da rilievi ossei e rugosità.
Metacarpi: Leggermente piatti, dalla buona ossatura, visti di profilo, con una lieve inclinazione, mai troppo flessi.
Piedi anteriori: Con dita corte e ben unite. Con cuscini plantari forti, spessi e ruvidi; preferibilmente con pigmentazione nera.
ARTI POSTERIORI:
Aspetto generale: Muscolosi, con garretto corto e dita ben chiuse senza speroni. Di media angolazione.
Cosce: Proporzionate all’insieme. Forti, con un importante sviluppo muscolare che si nota a vista d‘occhio.
Ginocchia: Con una buona inclinazione
Gambe: leggermente più corte delle cosce, forti e muscolose.
Garretto: L’insieme tarso metatarso risulta corto, forte e fermo, assicurando la forza di propulsione degli arti posteriori. Tarso robusto, con la punta del garretto evidente.
Metatarsi robusti, quasi cilindrici e appiombati, senza speroni.
Piedi posteriori: Similari a quelli anteriori, anche se più piccoli e leggermente più lunghi, mantengono caratteristiche uguali.
MOVIMENTO: Il Dogo Argentino è agile e forte, con cambi repentini al mostrare interesse verso altro, dai riflessi rapidi, tipico della razza. Passo calmo. Trotto ampio, con un buon allungo dell’anteriore e una buona propulsione del posteriore. Al galoppo mostra tutta la sua energia e sviluppa tutta la potenza che ha. Il suo movimento è agile, sicuro, al passo, trotto o galoppo. Deve essere armonico e misurato, mostrando una solida costruzione corporea. Non si accetta l’ambio, lo si considera un grave difetto.
PELLE: Omogenea, spessa, ma elastica. Aderente al corpo per un tessuto sub-cutaneo semi-lasso, elastico, senza formare rughe; fatta eccezione alla gola, dove il tessuto cellulare sub-cutaneo è più lasso. Si preferiscono gli esemplari con le labbra e le palpebre pigmentate di nero. Non si penalizza la pelle pigmentata di nero.
MANTO:
Pelo: uniforme, corto, diritto, con una lunghezza approssimativa da 1,5 a 2 cm. La densità e lo spessore variano a seconda del clima.
Colore: Interamente bianco. E’ ammessa una sola macchia nera, oppure scura, sul cranio. La stessa può essere situata anche su una delle orecchie od intorno agli occhi.
La grandezza della macchia deve avere un’adeguata proporzione, non superando il dieci per cento della grandezza della testa. Tra due esemplari delle medesime condizioni, si dovrà optare per l’esemplare più bianco.
TAGLIA E PESO:
Altezza al garrese: Maschi: da 60 a 68 cm.
Femmine: da 60 a 65 cm.
Altezza ideale: Maschi: da 64 a 65 cm.
Femmine: da 62 a 64 cm.
Peso approssimativo: Maschi: da 40 a 45kg.
Femmine: da 40 a 43Kg.
DIFETTI: Qualsiasi alterazione dei criteri sopra menzionati si considera come difetto e la gravità di questo si valuta dal grado di allontanamento dallo standard, e dalle conseguenze che questo difetto può provocare sulla salute, benessere e sulla capacità del cane di svolgere il suo lavoro tradizionale.
DIFETTI GRAVI:
• Mancanza di sviluppo osseo-muscolare (debolezza).
• Tartufo parzialmente pigmentato in esemplari adulti.
• Denti piccoli, deboli o malati.
• Presenza di ectropion o entropion nelle palpebre.
• Occhi che appaiono rotondi a causa della forma delle loro palpebre, occhi sporgenti, chiari o gialli.
• Torace a botte. • Petto carenato. Costole piatte.
• Mancanza di sviluppo del torace, che non arriva alla linea dei gomiti.
• Mancanza d’angolazione in qualunque dei suoi due treni locomotori.
• Groppa più alta del garrese.
• Movimento in ambio.
• Maschi e femmine il cui peso non è quello stabilito o comunque non sia in relazione alla taglia.
DIFETTI DA SQUALIFICA:
• Aggressività o estrema timidezza.
• Qualunque cane mostri chiari segni di anormalità fisiche o comportamentali deve essere squalificato.
• Prognatismo superiore o inferiore.
• Sordità.
• Mancanza di tipicità.
• Pelo lungo.
• Mancanza totale di pigmentazione sul tartufo negli esemplari con più di due anni.
• Tartufo dal colore marrone.
• Labbro pendulo.
• Macchie di pelo nel corpo.
• Più di una macchia sulla testa.
• Taglia inferiore o superiore a quelle stabilite.
• Occhi di colore differente tra loro o azzurri.
• Mancanza di dimorfismo sessuale.
N.B.: I maschi di Dogo Argentino devono avere due testicoli all’aspetto normale completamente discesi nello scroto.